E’ tardo pomeriggio quando la metropolitana della linea Sennichimae di Osaka mi porta alla stazione di Tsuruhashi nel quartiere di Ikuno-ku (生野区). Tsuruhashi (鶴橋, “ponte della gru bianca”) non è un quartiere come gli altri: qui c’è la più grande concentrazione di immigrati coreani e di giapponesi di origine coreana di tutto il Giappone. Circa un abitante su quattro qui è coreano zainichi (在日, “non giapponese residente in Giappone”). Poco meno di un milione sono i coreani che vivono attualmente in Giappone tra studenti, lavoratori e coreani naturalizzati giapponesi anche nel nome. I nomi coreani in hanja infatti vengono pronunciati alla giapponese dai coreani di seconda o terza generazione che così si inseriscono pienamente nella società nipponica.
Che
Tsuruhashi non sia un quartiere come un altro lo si capisce subito dopo essere scesi
dalla metropolitana e all’uscita dalla stazione. Dai vicoli sale il fumo dei
ristoranti di yakiniku (焼き肉) carne grigliata in stile coreano che
proprio qui a Tsuruhashi hanno creato questo piatto che ora fa pienamente parte
della tradizione della cucina giapponese. Questa specialità culinaria è
derivata dal bulgogi (불고기)
variato negli ingredienti più specificamente giapponesi da parte dei zainichi
coreani per renderlo più appetibile al gusto dei clienti giapponesi.
La strada principale della città coreana inizia
con un portale con due taegeuk. Poi ristoranti, negozi di musica coreana
dall’arirang al k-pop, negozi di vestiti classici, moderni o di tradizionali
hanbok, colori, odori e sapori di ieri e di oggi, il passato e il presente della
Corea mischiati insieme. Molti i coreani, moltissimi i giapponesi che passano
di banchetto di cibo in banchetto gustando gli infiniti sapori della cucina
coreana.
A Tsuruhashi nacque Ko Yong-hui (고영희, 高英姬,1953 – 2004) moglie del defunto leader supremo della
Nord Corea Kim Jong-il’ e madre dell’attuale Comandante Supremo Kim Jong-un. Nel
1962 ritornò insieme alla famiglia in Nord Corea con il programma di rimpatrio dei
coreani dal Giappone. Ballerina del gruppo di danza Mansudae di Pyongyang (만수대예술단, 萬壽臺藝術團), incontrò Kim Jong-il’
probabilmente nel 1972. Altra figlia
celebre di Tsuruhashi è la cantante e showgirl Wada Akiko (和田 アキ子), il cui vero nome
coreano è Kim Bok-Ja (김
복자, 金 福子).
Tra i vicoli di Tsuruhashi la comunità è ancora
stretta ai suoi legami di vicinanza. E si sente ancora forte il legame con la
vita delle tradizionali città asiatiche fatte di case basse vicine le une alle
altre e separate solo da stretti vicoli. Legame che ora nelle grandi città di
grattacieli e cemento è sempre più impossibile. I coreani di Tsuruhashi sono
ancora legati a tradizioni che in Corea sbiadiscono giorno dopo giorno… forse
proprio la loro lontananza dalla Corea le ha tenute ancora in vita.
Mentre il tramonto pian piano scende su
Tsuruhashi i vicoli si riempiono di gente e il fumo della carne sulle griglie
si mischia alle luci che si accendono. Cala un’altra notte su Tsuruhashi e
sulla sua vita chiassosa…una vita che ancora resiste legata alle sue
tradizioni. Resiste ancora. Non si sa per quanto.
Floriano Terrano
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