Infinita Butterfly
La Madama Butterfly giapponese
di Asari Keita al Teatro alla Scala
Quando Puccini scrisse la Butterfly aveva forse pensato ad una Cio-Cio-san interpretata da un soprano giapponese. La scena descritta nel libretto, i movimenti della cantante, lo scivolare leggero dei piedi sul tatami, persino i gesti per maneggiare gli oggetti della “casa a soffietto”, tutto fa pensare ad una Madama Butterfly che fondesse in sé personaggio e interprete fino a rendere impossibile scinderli. Ossia una Butterfly giapponese in tutto. Miura Tamaki (三浦環, 1884 - 1946), soprano
prima interprete giapponese della Butterfly in Italia nel 1920 al Teatro dal Verme di Milano, nel suo diario autobiografico racconta che Puccini dopo la rappresentazione la giudicò come la migliore interprete della sua opera, tanto da dirle con commozione: « E’ come se la Madama Butterfly sia stata composta precisamente per lei, Madame Miura. E’ sinora la migliore, una splendida Madama Butterfly! ». Il Maestro aggiunse che i cantanti occidentali si preoccupavano più della voce che dei movimenti sulla scena e dell’interpretazione del personaggio. Miura Tamaki in questo era perfetta, anche se non aveva la voce possente delle cantanti occidentali. Puccini creò la Butterfly non solo come opera musicale ma come grande spettacolo teatrale. Il suicidio in scena del finale è infatti la grande innovazione, tutta drammatica, che permise all’opera di avere il suo immenso successo al Teatro Grande di Brescia dopo il fiasco del 17 febbraio 1904 alla prima assoluta alla Scala. Proprio per la forza dell’azione portata sulle scene e l’unione con la musica e il libretto, Madama Butterfly è entrata nel repertorio delle cantanti più celebrate ed è una delle opere più conosciute e amate dal pubblico di tutto il mondo.
Asari Keita (浅利慶太) è partito da una interpretazione profondamente teatrale dell’opera. Ha seguito in pieno il filo tracciato da Puccini, inserendo però nella rappresentazione riferimenti ed elementi del teatro classico giapponese e orientale. Il pubblico entra in teatro mentre sul palco semideserto i kuroko (黒子o 黒衣, "persona nera" o "vestiti neri") spostano gli shōji della “casa a soffietto”. Prima dell’inizio dello spettacolo, la messa in scena è già cominciata. I kuroko sono infatti degli attori veri e propri, nel Kabuki come nel Nō e nel Bunraku non hanno solo la funzione di spostare gli oggetti sul palcoscenico o manovrare le marionette ningyō (人形) ma partecipano all’azione scenica. La casa di Cio-Cio-san occupa gran parte della scena, come un gioco di scatole
cinesi crea un palcoscenico nel palcoscenico, più intimo, più nascosto, come il nido di un insetto, di una farfalla appunto. La casa scheletrica è creazione di Takada Ichirō, che insieme alla costumista Mori Hanae (森英恵), a Yoshii Sumio alle luci e al coreografo Kanzaki Hideju forma la compagnia tutta giapponese di Asari Keita. L’orchestra è diretta dalla mano sublime di Myung-Whun Chung (정명훈, hanja 鄭明勳).
Butterfly è la farfalla che Pinkerton insegue e cattura per puro sfizio. Ma la ”figura da paravento lieve qual tenue vetro soffiato”, cela una donna che per amore di un uomo potente e vigliacco non si preoccupa di essere rinnegata dalle amiche, dai parenti, perfino dalla madre. Solo Suzuki, una straziante e splendida Fujimura Mihoko, prende nel cuore il dolore della sua signora. Il Pinkerton di Asari, interpretato da Aquiles Machado, non è l’americano alto e biondo, bianco di divisa e sicuro di sé che tante volte si è visto nelle altre Butterfly, ma un uomo basso e meschino cui manca la forza di agire.
Il verbo del teatro d’Oriente ritorna intenso nella scena della danza notturna dell’ombra di Butterfly dietro la carta translucida dello shōji. Il legame è con il teatro delle ombre, diffuso in Cina e nel Sud-Est asiatico, nel quale su uno schermo bianco sono proiettate le ombre delle sagome raffiguranti parenti defunti o personaggi del passato, tutti fantasmi. Forse a danzare dietro lo shōji è il sogno di Cio-Cio-san, o il suo incubo, di tornare ad essere di nuovo geisha. Durante la danza stringe un ventaglio. Nel teatro della Cina come del Giappone il ventaglio ha la
funzione di simboleggiare, in base alla mimica e alla gestualità dell’attore, gli oggetti scenici, ad esempio il pennello oppure la spada. Asari qui sembra riprendere la "danza del ventaglio" cinese, nella quale l’apertura e la chiusura del ventaglio rappresentano il rapporto d’amore tra gli amanti. Chiuso freddezza e assenza, aperto passione e sensualità. Lo stesso ventaglio alla fine diventa il coltello con il quale Butterfly consuma il suo harakiri.
Stretta nel kimono bianco, colore della sposa ma anche del lutto, s’inietta il ventaglio-coltello nel ventre e lo apre; il ventaglio è rubino, colore del sangue che sbocca strappandole la vita. Ad assisterla solo i kuroko; a testa china partecipano al dolore del pubblico. Asari priva Pinkerton anche del rimorso che Puccini gli aveva attribuito nella scena finale quando il tenente della marina americana entra e si inginocchia sul cadavere di Butterfly. Qui invece sentiamo solo la voce di Pinkerton, appena dietro le quinte eppure troppo lontana. Neanche il figlioletto è sul palcoscenico. La scena finale deve essere solo di Cio-Cio-san. Anche se domani ci sarà un’ altra replica, stasera Cio-Cio-san è morta davvero. E’ la Butterfly infinita di Asari Keita.

Asari Keita (浅利慶太) è partito da una interpretazione profondamente teatrale dell’opera. Ha seguito in pieno il filo tracciato da Puccini, inserendo però nella rappresentazione riferimenti ed elementi del teatro classico giapponese e orientale. Il pubblico entra in teatro mentre sul palco semideserto i kuroko (黒子o 黒衣, "persona nera" o "vestiti neri") spostano gli shōji della “casa a soffietto”. Prima dell’inizio dello spettacolo, la messa in scena è già cominciata. I kuroko sono infatti degli attori veri e propri, nel Kabuki come nel Nō e nel Bunraku non hanno solo la funzione di spostare gli oggetti sul palcoscenico o manovrare le marionette ningyō (人形) ma partecipano all’azione scenica. La casa di Cio-Cio-san occupa gran parte della scena, come un gioco di scatole

Butterfly è la farfalla che Pinkerton insegue e cattura per puro sfizio. Ma la ”figura da paravento lieve qual tenue vetro soffiato”, cela una donna che per amore di un uomo potente e vigliacco non si preoccupa di essere rinnegata dalle amiche, dai parenti, perfino dalla madre. Solo Suzuki, una straziante e splendida Fujimura Mihoko, prende nel cuore il dolore della sua signora. Il Pinkerton di Asari, interpretato da Aquiles Machado, non è l’americano alto e biondo, bianco di divisa e sicuro di sé che tante volte si è visto nelle altre Butterfly, ma un uomo basso e meschino cui manca la forza di agire.
Il verbo del teatro d’Oriente ritorna intenso nella scena della danza notturna dell’ombra di Butterfly dietro la carta translucida dello shōji. Il legame è con il teatro delle ombre, diffuso in Cina e nel Sud-Est asiatico, nel quale su uno schermo bianco sono proiettate le ombre delle sagome raffiguranti parenti defunti o personaggi del passato, tutti fantasmi. Forse a danzare dietro lo shōji è il sogno di Cio-Cio-san, o il suo incubo, di tornare ad essere di nuovo geisha. Durante la danza stringe un ventaglio. Nel teatro della Cina come del Giappone il ventaglio ha la

Stretta nel kimono bianco, colore della sposa ma anche del lutto, s’inietta il ventaglio-coltello nel ventre e lo apre; il ventaglio è rubino, colore del sangue che sbocca strappandole la vita. Ad assisterla solo i kuroko; a testa china partecipano al dolore del pubblico. Asari priva Pinkerton anche del rimorso che Puccini gli aveva attribuito nella scena finale quando il tenente della marina americana entra e si inginocchia sul cadavere di Butterfly. Qui invece sentiamo solo la voce di Pinkerton, appena dietro le quinte eppure troppo lontana. Neanche il figlioletto è sul palcoscenico. La scena finale deve essere solo di Cio-Cio-san. Anche se domani ci sarà un’ altra replica, stasera Cio-Cio-san è morta davvero. E’ la Butterfly infinita di Asari Keita.
Floriano Terrano
バタフライよ永遠に。
スカラ座公演―浅利慶太監督『マダムバタフライ』
プッチーニが『マダムバタフライ』を作曲した当時、彼は蝶々さんの配役として日本人のソプラノを想定していただろう。その台本によると蝶々夫人の動作、畳の上を軽く滑るように歩くことから“藁葺き屋根の家”の家庭用品を扱う小さな仕草に至るまで大変に詳細にこの主人公への指示が各場面で詳細に描写されている。これらの観点を考慮してみても日本人が演じる蝶々夫

1920年、ミラノのベルメ劇場にてイタリアで初めて蝶々夫人を演じた日本人ソプラノ三浦環の自伝によるとこの公演の後プッチーニは、彼女を彼の作品の中での最高のキャストとして評価し、«今までで最高の華麗なる蝶々夫人だ。マダム三浦のためにこの『マダムバタフライ』を作曲したと言っても良い!» と感動的なコメントを残したという。 続けてこの偉大なマエストロは、西洋の歌手達は、舞台上の動作や役作りよりも声の方を案じていたということをコメントしている。しかし三浦環は、たとえ西洋の歌手達のような大声量を保持していなくても完璧であったのだ。プッチーニは、バタフライを歌劇としてだけではなく演劇性を誇張した舞台劇として作った。1904年2月17日のスカラ座でのブーイングの後、改訂されブレーシャのグランデ劇場で大成功をおさめたバージョンでのクライマックスの自決の場面は、従来の演出法における大革新があっただけではなく、場面設定の工夫、迫力ある演技、音楽と台本の融合であった。そして、この時か『らマダムバタフライ』はまさに著名な歌手達のレパトリーとしてまた世界中の大衆に知られ愛される作品となったの


del Teatro alla Scala, Milano, Marco Brescia)
(Un bel dì, vedremo performed by Hayashi Yasuko, 林康子 www.youtube.com/watch?v=EeLEIxZ-TpU)
フロリアーノ・テッラーノ
No comments:
Post a Comment